Due passi trekking - Golfo di Noto

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DUE PASSI TREKKING
Visite guidate in ambienti naturali
Guida Ambientale Escursionistica AIGAE
Via P.  Borsellino - Avola
Pantalica natura storia e archeologia
Descrizione:
Durante la visita percorreremo la storia della Sicilia partendo dal XII Sec. A.c. fino ai nostri giorni. Alcune delle emergenze archeologiche che visiteremo: la necropoli del bronzo finale più grande d'Europa, con le sue 5.000 tombe a grotticella artificiale; i villaggi Bizantini di San Micidiario e San Nicolicchio, con le loro chiese rupestri del IV Sec.; l'Anaktoron ovvero il palazzo del principe, sede del potere locale del XII Sec. A.c.; resti di una trincea Greca; la ferrovia a scartamento ridotto "Ciccio Pecora", in attività fino al secolo scorso. Fra le emergenze botaniche incontreremo: flora endemica Iblea; orchidee spontanee; piante caratteristiche della macchia mediterranea. Per ogni pianta vedremo gli usi terapeutiche, officinali, fitoalimurgici e tossiche. Il tutto incastonato in un imponete massiccio calcareo-marnoso del Miocene delimitato dal fiume Anapo e dal suo affluente Calcinara. Se il clima lo consente ci possiamo bagnare nelle fresche acque del Calcinara, e visitare una delle grotte carsiche attive del territorio. La natura, la storia e l'archeologia per un'esperienza unica.


Note per i partecipanti:
(secondo stagione) Berretto, bottiglietta di acqua, crema solale, costume da bagno, K-way, felpa
Cava Carosello e la città fantasma
Descrizione:
La città di Noto ora Noto Antica è un luogo dove il tempo si è   fermato 11 gennaio del 1693, a causa del terremoto più violento mai   registrato in Italia, la citta con tutti i suoi abitanti si è sposta a valle,   lasciandosi alle spalle solo ruderi e desolazione. Gli opifici attivi, di   primaria importanza per l’intera comunità, per le loro caratteristiche si   trovano esternamente alla città in un luogo ricco di acqua sorgiva, la Cava   Carosello, qui le concerie le gualcherie ed i mulini sfruttando la forza   motrice impressa dall’acqua producevano cuoio pelle e tessuti, principale   fonte di ricchezza, ma anche farina di frumento, di orzo o di altri cereali   per l'alimentazione. Il nostro cammino ci porterà dapprima ad entrare nella   vecchia città e attraversando una delle nove porte laterali visiteremo i   resti della città laboriosa, ora ricca di vegetazione spontanea   caratteristica dei Monti Iblei e dove il fiume nella bella stagione ci invita   a prendere un bagno ristoratore. Il rientro che avverrà da un secondo accesso   ci farà ancora rivivere i momenti che terrorizzarono i cittadini di Noto.


Note per i partecipanti:
(secondo stagione) Berretto, bottiglietta di acqua, crema solale, costume da bagno, K-way, felpa
Il Sentiero delle Grandi Querce
Descrizione:
La nostra passeggiata ci porterà a scoprire i luoghi più reconditi del bosco, che Re Ruggero donò alla cittadina di Caltagirone come ricompensa per l’aiuto datogli a sconfiggere i saraceni, che qui si erano insediati. In 8 km di facile percorso, vedremo varie emergenze naturalistiche e botaniche caratterizzanti il territorio, tra cui l’area circostante la fontana del Cacciatore che con la sua incantevole cava ci farà vivere momenti a stretto contatto con la natura. Il nostro sentiero è ora una larga corsia con ampi panorami, ora un viottolo immerso nella vegetazione, che si alternano vicendevolmente in un paesaggio unico. La meta del nostro cammino si trova in una delle aree verdi più rigogliose ed estese della Sicilia che contiene oltre 50 sughere monumentali, esemplari di rara bellezza dai tronchi variamente scolpiti dal lento trascorrere del tempo.


Note per i partecipanti:
(secondo stagione) Berretto, bottiglietta di acqua, crema solale, K-way, felpa
Cavagrande il sentiero delle marmitte dei giganti
Descrizione:
Il promontorio Ibleo, di origine carsica, è riccamente inciso da un fitto reticolo idro geografico. L’azione erosiva dell’acqua ha creato dei veri e propri canyon, fra le più interessanti e spettacolari c’è sicuramente la Cava Grande del Cassibile, una delle meraviglie della Sicilia, un luogo dove contemporaneamente si possono scoprire una natura quasi incontaminata e le tracce che l’uomo ha lasciato nel corso dei millenni.
 
In questa impressionante fenditura del tavolato, l’antico Kakyparis, di cui parla Tucidide quando riferisce della ritirata degli Ateniesi nell’ambito delle alatene vicende della guerra del Peleponneso (411-413 a.C.), nei suoi dieci chilometri della parte mediana, dove raggiuge la larghezza di circa mille metri e la profonda di trecento metri, scorre e continua ad erodere con le sue acque incontaminate il tenero calcare ibleo, formando i cosiddetti "uruvi". Responsabili i ciottoli trasportati dalla corrente, nel loro giro vorticoso sgretolano, per azione meccanica, la roccia formando delle conche circolari, piccoli e profondi laghetti conosciuti anche con il nome di marmitte dei giganti.


Note per i partecipanti:
(secondo stagione) Berretto, bottiglietta di acqua, crema solale, costume da bagno, K-way, felpa
Capo Murro di Porco, da faro a faro
Descrizione:
La Penisola della Maddalena, l'antico "Plemmyrion"   di cui Tucidide ci racconta le epiche battaglie fra Greci e Siracusani. La   Riserva Marina del Plemmirio, istituita nel 2005, è una delle più "giovani"   riserve marittime italiane, la costa è caratterizzata da tratti bassi e alte   scogliere modellate all'azione erosiva dei venti, delle acque marine e della   salsedine a formare delle vere e proprie "sculture" naturali. Dal   punto di vista archeologico si presenta ricca di rovine sicule e greche.   Cammineremo costeggiando il promontori della Maddalena, lungo il percorso   avremmo la possibilità di visitare la zona del faro per poi proseguire lungo   i sentieri, fra la ricca vegetazione costiera caratterizzata da comunità   vegetali molto peculiari, alla scoperta di anfratti e della leggendaria   grotta della Pillirina


Note per i partecipanti:
(secondo stagione) Berretto, bottiglietta di acqua, crema solale, costume da bagno, K-way, felpa
Etna Schiena dell'Asino
Descrizione:
Patrick Brydone in un romanzo epistolare del 1770 inviato a William Beckford di Somerley così descrive l’ascesa del vulcano.
 
"Le foreste dell'Etna erano rimaste dietro le nostre spalle, e apparivano ora come uno oscuro e cupo abisso che cingeva il monte ai nostri piedi.
 
La vista che ci si apriva dinanzi era di ben altra natura; si scorgeva una tale distesa di neve e di ghiaccio che ci allarmammo moltissimo. AI centro, ma ancora a grande distanza, si intravedeva la cima del monte ergere la fiera testa e vomitare torrenti di fumo [...] tutta l'atmosfera cominciò gradatamente a illuminarsi, lasciando scorgere appena appena i vaghi particolari di un panorama sconfinato, Mare e terra erano bui e confusi, come se stessero emergendo allora dal caos originario, [ …l Tutto è incantato, e stentiamo a credere d 'essere ancora sulla terra …".


Note per i partecipanti:
(secondo stagione) Berretto, bottiglietta di acqua, crema solale, K-way, felpa
Ognina
Descrizione:
Sul litorale a circa dieci km a sud di Siracusa si apre il portocanale di Ognina davanti al quale, a circa 150 m. dall’attuale linea di costa, si trova il piccolo isolotto omonimo. Le scogliere di Ognina e Asparano offrono scorci di incontaminata bellezza. Lungo questa stretta fascia costiera il blu del mare e del cielo dialogano con la storia grazie ai numerosi resti archeologici.
Durante l'escursione percorreremo il litorale, tra C.da Cuba (vicino a Fontane Bianche), fino alla spiaggia dell'Arenella, passando per il porticciolo e la frazione balneare di Ognina. L'itinerario è lungo circa 6 Km. Attraverseremo due larghe fasce costiere ancora incontaminate dal grande fascino naturalistico ma anche di interesse archeologico. Oltre ai colori della primavera siciliana, ormai alle porte, sarà infatti possibile vedere anche i resti di antichi fornaci romane e un'antica torretta per l'avvistamento dei pirati. La difficoltà del percorso è medio-facile e si svolge in parte su sentieri sabbiosi e in terra battuta e in parte sulla scogliera.


Note per i partecipanti:
(secondo stagione) Berretto, bottiglietta di acqua, crema solale, costume da bagno, K-way, felpa
Riserva naturale del fiume Ciane
Descrizione:
Trekking nella   Riserva naturale del Fiume Ciane. Nella Siracusa greca erano diverse le   arterie stradali a scopo militare che da qui si dipartivano. Fra le più   importanti la via Selinuntina era una di queste, che costeggiando il fiume   Cyanos, raggiungeva la colonia di Akrai. Il nostro cammino di oggi ci porta a   percorrere il primo tratto denominata anche via Acrense di questa   importantissima arteria, ricadente nella riserva naturale orientata del   “Fiume Ciane e Saline di Siracusa”. La RNO istituita nel 1984 per la   protezione del Cyperus papyrus. Questa pianta importata e diffusa in Sicilia   nel III sec. a.C., fu donata dal faraone egiziano Tolomeo Filadelfo al   tiranno di Siracusa Ierone II. Oggi rimane nel Fiume Ciane l’ultima zona   siciliana dove questa pianta vive spontaneamente, permettendo a i siracusani   si produce nuovamente la pregiata carta papiracea. Il Ciane è un breve fiume   in località "Pantanelli" di Siracusa, nasce dalle sorgenti di   "Testa Pisima", la principale e "Testa Pisimotta", la più   piccola, e dopo un percorso meandriforme di circa 8 Km, sfocia nel Porto   Grande di Siracusa.


Note per i partecipanti:
(secondo stagione) Berretto, bottiglietta di acqua, crema solale, costume da bagno, K-way, felpa
Ddieri di Cavagrande
Descrizione:
Il suggestivo complesso rupestre dei Ddieri di Cavagrande del Cassibile.
“La Sicilia e soprattutto la provincia di Siracusa è per avventura il più ricco paese di grotte artificiali, le quali sono di epoche svariatissime”. P. Orsi 1889.
 
Uno degli aspetti più affascinante nella visita degli Iblei sono gli ambienti cavati nel tenero calcare, architetture in negativo, che senza soluzione di continuità, rappresentano la frequentazione di questi ambienti dalla preistoria al medioevo fino ad arrivare ad un utilizzo in tempi recentissimi. Sono grotte ad uso funerario per riti religiosi o “semplici” abitazioni.
 Il complesso abitativo di Cavagrande ne è sicuramente il più grande ed il più rappresentativo. Il sito, su una superfice di oltre 3000 metri quadri e con un volume di roccia cavata di oltre 5000 metri cubi conta oltre 140 ambienti rupestri, alcuni di essi molto interessanti, e complessi con camminamenti che si sviluppano all’interno di cunicoli artificiali. Il villaggio, è disposto su più livelli nel versante destro del Canyon più grande e lussureggiante d'Europa.


Note per i partecipanti:
(secondo stagione) pantaloni lunghi, scarpe da trekking o da tennis robuste, berretto, acqua, sali minerali, torcia, crema solale, costume da bagno, K-way, felpa.
 Pranzo a sacco.
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