salvodipietro - Golfo di Noto

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Salvo DI PIETRO
Salvo DI PIETRO nasce ad Avola il 25 marzo 1968, è sposato con Sebina ed è padre di Cloe. Queste le informazioni che siamo riusciti a trarre dal profilo facebook dell'autore. Infatti, quando gli abbiamo chiesto dove potevamo attingere notizie su di lui, il Di Pietro ci ha seraficamente rimandato alla sua pagina facebook. Beh, il personaggio è piuttosto "curioso", per usare un eufemismo, ma con i suoi racconti "incanta, commuove, ci fa respirare la vita così com'è anche quando non vorremmo farlo"  come scrive Lucia nell'anticipazione della raccolta di racconti denominata Viaggi da fermo pubblicata nel settembre 2014.

Più di ogni altro Wilma Riccobello molto sinteticamente riesce a fare un profilo dell'autore;
"Salvo vive su cirrocumulo itinerante. Ogni mattina si sdraia a faccia in giù e pesca con il retino. Osserva le persone e acciuffa i loro pensieri che fuggono librandosi via nel cielo. Poi fa piovere poesia."

A questo punto abbiamo pensato che, per descrivere il nostro autore sui generis, forse è meglio affidarsi ad alcuni dei suoi amici che così lo "dipingono" sulla raccolta di racconti Viaggi da fermo.
Conosco Salvatore da oltre vent’anni ma in realtà ho iniziato a conoscerlo meglio quando ho cominciato a leggere i suoi racconti, ed è qui che ho capito quanto sensibile è il suo animo. Nelle sue Pagine, riesce a raccontare e romanzare parti di vita vissuta e immaginata in un modo semplice e diretto dando ironicamente un senso alle casualità della vita, scoprendo che a volte tanto casuali non sono. I lettori di Salvatore si dividono in pro e contro, circa il lato malinconico che molte volte si percepisce leggendo le sue storie, ma credo sia normale, se piacesse a tutti non si chiamerebbe, turiupensaturi
Roberto Muccio

Nel mondo di “Turiupensaturi” ci si entra in punta di piedi, con garbo e in silenzio, ma con l’animo aperto all’emozioni semplici, pure, quelle non violate neanche dalla drammaticità delle vicissitudini. Si viaggia nel tempo nella sua dimensione realistica e malinconica, riscoprendo l’umiltà delle origini, la bellezza della terra, le storie di grandi piccoli uomini, che non hanno forse lasciato un segno nella storia, ma hanno comunque lasciato una traccia indelebile nel cuore e nella memoria dei suoi personaggi, di sé stesso in prima linea. Non c’è un filo cronologico conduttore impostato nelle sue storie. È un tuffarsi continuamente nelle rimembranze del passato per poi rivederle proiettate nel presente con totale abbandono, senza veli, nudi completamente, disarmati e abbandonati agli eventi ma sempre con una particolare e sofisticata attenzione alla loro continuità. Perché nulla muore mai davvero nel mondo di “Turiupensaturi”. Le emozioni restano e sono potenti, e nutrono, dissetano, bastano per una vita intera. Ogni personaggio si veste di un tocco sensibile di umanità, ignaro quasi della sua condizione, reso perfetto perfino nelle sue fragilità, sotto l’occhio delicato e per nulla critico dell’autore che ne sublima l’essenza quasi accarezzandola.
Ci incanta “Turiupensaturi”, ci commuove, ci fa respirare la vita così com’è anche quando non vorremmo farlo. E ognuno di noi può sentirsi un 10 da fermo.
Lucia Galota

Mi piace pensare a Salvo che, a un certo punto della vita, ha percepito una voglia, scrivere.
Ha iniziato e ha scoperto con meraviglia che, nonostante non l’avesse mai fatto, gli era perfettamente naturale.
In seguito ha capito che era fonte di soddisfazione e persino di gioia.
Per ultimo ha imparato che è la cura per l’anima.
Ma semplicità, gioia e liberazione sono le prerogative del talento e quello di Salvo è creare emozioni scrivendo.
Carla Vaiasicca

C’era una volta e c’è ancora un piccolissimo punto su una pagina bianca tanto grande da non vederne i contorni.
Immagina che quel bianco sia una stanza, tanto grande da non scorgerne le pareti.
Ora cammina verso quel piccolissimo punto. Ad ogni passo il bianco si tingerà di delicatissimi colori pastello che lentamente, molto lentamente, si delineeranno in forme delicate ancora poco definite, nel suono di una voce lontana che canta poesia e in ricordi non ancora vissuti.
La terra è marcata da impronte di passi. Ad ogni passo corrisponde una nuova e antica conoscenza già esplorata, già risa, già viaggiata, già vissuta.
Un giorno non molto lontano quel Punto, quel piccolissimo e silenzioso Punto, su un palco teatrale ha rivissuto il suo passato di soldatini e palle da tennis. Lì, in quel naturale istante, ha sfogliato insieme ad una bambina dalla chioma folle ed il sorriso sdentato, quello che da piccoli chiamavano il Libro delle mie avventure, e che ora tu hai in mano.
In queste pagine troverai racconti della vita di Punto, i suoi cambiamenti, i suoi incontri più significativi con la musica che lo ha accompagnato nascosta nelle tasche dei jeans, con i volti e gli abbracci di chi da sempre lo conosce e lo ama. Troverai il Punto riservato, dissacrante, amante, figlio, nipote, padre più volte che sogna e attende il sangue del suo sangue, Amico e fratello. Semplicemente Punto.
Dei tuoi racconti mi piace il cuore che metti... sono genuini come te. Sono tanti punti colorati ognuno raffigurante una persona che hai incontrato, uno stato d’animo, un numero...
Sebina Inturri
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