"L'ISOLA NELL'ISOLA" DI SICILIA di Giuseppe CUGNO

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"L'ISOLA NELL'ISOLA" DI SICILIA di Giuseppe CUGNO

Golfo di Noto
Pubblicato da Giuseppe CUGNO in Territorio e ambiente · 23 Maggio 2020
Tags: GOLFODINOTOGIUSEPPECUGNO
C’è un luogo del sud della Sicilia dove a breve distanza dai suoi dintorni si registra una differenziazione microclimatica. Un piccolo stacco di luminosità. Vi intervengono favorevoli condizioni meteomarine, morfologiche ed espositive. E’ l’estrema punta meridionale della Sicilia sud-orientale, piccolo triangolino insulare del più grande triangolo disegnato dall’intero territorio della Sicilia. Questo spigolo è da considerarsi un isola a sé stante, denominata appunto “l’isola nell’Isola” aperta all’interazione dei due mari che la cinturano, lo Ionio ed il Mediterraneo, pertanto più ventilata. L’isola nell’Isola è la naturale propaggine meteorologia “subtropicale d’Italia”, è il luogo più africano d’Italia,  il più a sud (piccole isole Pelagie escluse), il più soleggiato, il più secco.

 
I pantani della Riserva Naturale di Vendicari
 
È la patria del ciliegino di Pachino, del pesce e di molti frutti della terra (Portopalo, Marzamemi, Avola, Cassibile - Siracusa), del giardino di pietra di Noto, del vino e delle mandorle di Avola, dei dolci e di tanti altri prodotti ortofrutticoli in anticipo stagionale e carichi di zucchero naturale di una terra arsa dal sole, ma con l’acqua nel sottosuolo. Non è bagnata da piogge per mesi e mesi, talvolta per intere stagioni, ma di tanto in tanto ne è ricompensata in un sol colpo. E’ una serra naturale. È una delle “isole” dell’arcipelago ambientale, territoriale e sociale siciliano.  
 
 

Marzamemi

Possiede due piccole perle della natura fra le più vergini d’Italia: le Riserve Naturali di Vendicari e il Canyon della Cava Grande del Cassibile. https://www.siciliafan.it/il-canyon-di-cava-grande-di-giuseppe-cugno/
I colori scenografici che si sprigionano in queste due perle ambientali esaltano la magnificenza degli Scenari Meteorologici luminosi tropicaleggianti, quando esibiti nella veste più trasparente. Vendicari sprigiona la gamma colorata dell’azzurro gradato delle lagune coralline, e Cava Grande del Cassibile la gamma del verde gradato delle oasi del deserto. https://www.lavocedinewyork.com/mediterraneo/sicilia/2017/09/26/cavagrande-la-sicilia-bella-e-selvaggia-che-va-difesa-dal-suo-nemico-luomo/
 


Laghetti di Cavagrande del Cassibile
 
“L’isola nell’isola” è il luogo d’Italia a più alta probabilità di non perdere il bagno estivo, pressoché certo, ed il “pressoché” è solo scrupolo cautelativo, tanto per essere precisi. È il luogo che ha la più alta temperatura media d’Italia ed il mare, di fronte, più profondo del Mediterraneo. Questi i “più”. Ma non ha la montagna, non ha rilievi imponenti che impediscano il flusso di collegamento, di scambio atmosferico d’orlo allo spigolo ondulato fra i due orizzonti marini di Ionio e Mediterraneo. Altrimenti non l’avremmo denominato “l’isola nell’Isola”. Perché nel vertice tagliato dalla direttrice Cassibile (Siracusa), Avola, Noto, Rosolini, Ispica, Pozzallo, Marina di Modica, è come vivere in un’altra piccola Isola nell’Isola più grande. E’ il luogo in cui capita tante volte all’anno che nelle sue colline interne piova, per temporali veloci, e lungo la costa splenda il sole. Ma quando piove? Mai? Quando vi si stabilisce lo Scenario di Bassa Pressione a componente di spinta di Grecale, Levante, Scirocco - Libeccio ciclonico,  piove, tanto e per tanto tempo (vedi Scenario di Bassa Pressione ciclonica). https://www.siciliafan.it/scenario-di-brutto-tempo-di-bassa-pressione-di-giuseppe-cugno/
È uno scenario condiviso con il basso Ionio, il Mediterraneo meridionale, il Golfo della Sirte, canale di Sicilia, Tunisia. https://www.siciliafan.it/cava-grande-del-cassibile-e-gli-scenari-meteorologici-di-giuseppe-cugno/
 
 

Litorale di Cavagrande del Cassibile

A sud di Siracusa andando incontro a “l’isola nell’Isola” scendendo dalle terminazioni sud-orientali dell’altipiano ibleo, oltre la linea fra Avola e la città barocca di Noto, appare a mezzogiorno un bagliore africano, un ulteriore stacco della già intensa luminosità siculo-mediterranea: cambia lo splendore, la trasparenza, la ventilazione, l’umidità, la temperatura, la morfologia, la geologia, il colore dei terreni, il paesaggio complessivo, l’attività agricola. Questi luoghi del Sud Est con le Alte Pressioni predisponenti sono beneficiati più marcatamente dalle propaggini dei “soffioni” caldo secchi del deserto, dai cieli così azzurri, trasparenti, abbaglianti, da entusiasmare i sensi e le attività all’aperto. Trattasi di scenario frequente in tutta la costa meridionale siciliana e delle isole minori meridionali.

 

Da Vendicari in fondo da sinistra Noto, la dorsale della Montagna D’Avola-Cavagrande,  porta “dell’Isola nell’isola

Una pillola di Sicilia dal libro Scenari Meteorologici Ambientali Mediterranei di Giuseppe Cugno http://www.meteoweb.eu/2014/11/scenari-meteorologici-mediterranei-lopera-siciliano-cugno-vincitrice-premio-speciale-carver-2014/348854/ Estratto dallo Scenario di bel tempo di alta pressione anticiclonica. Articolo pubblicato su Sicilia Fan - Conoscere la Sicilia  https://www.siciliafan.it/lisola-nellisola/ qui modificato in aggiornamento e corredato da immagini extra. Foto di Maurizio Cugno.



Giuseppe CUGNO


SPECCHIO SINTETICO
Dalla Geologia, specialista di Ambiente, Territorio, Clima e Meteorologia del Mediterraneo, docente universitario a contratto.  Dal rilevamento geologico di base ha proseguito il naturale sviluppo della ricerca all’ambiente terrestre, atmosferico, marino, a cominciare dalla Sicilia sud orientale. Questi alcuni dei risultati più significativi: la ricerca sugli “Scenari Meteorologici Ambientali Mediterranei” con gli effetti sull’inquinamento atmosferico “quando, dove, perché”; la dedizione totale (una storia) per studi conoscitivi, pubblicazione, divulgazione e difesa della Riserva Naturale di Cava Grande del Fiume Cassibile; l’applicazione delle ricerche geologiche per la determinante salvaguardia di sorgenti d’acqua pura ad uso idropotabile nei Monti Iblei.
Tutto inizia dalla palestra di ricerca della Sicilia sud orientale. L’esperienza è maturata, prima, nella conoscenza diretta a macchia d’olio del territorio così com’è (per programma cartografia geologica, e sedimentologia, con Università di Catania), dopo, nell’uso professionale d’indirizzo per le Amministrazioni pubbliche, a concentrare gli obiettivi sulle vocazioni d’uso del territorio e dell’ambiente in tutte le sue espressioni. Gli obiettivi conoscitivi d’insieme ambientale, terrestre, costiero, marino, atmosferico, mirati sin dai semi delle tesi di laurea, sono stati perseguiti uno per uno coltivando il naturale sviluppo della ricerca nel sud est dei Monti Iblei, dall’altipiano terrazzi marini della pianura costiera → litorale emerso-sommerso → mare e sorgenti subacquee → al clima della Sicilia sud orientale, da questo seme è partito l’altro trentennale filone di ricerca Geo-Meteorologico-Ambientale del Mediterraneo. Via via propagato dal nucleo centrale di Sicilia al quadro di svolgimento Atlantico-Afro-Euro-Mediterraneo sino alla ideazione di sana pianta del modello a “scenari meteorologici” raccolti nel libro Scenari Meteorologici Ambientali Mediterranei – L’unicità del Clima Mediterraneo che gli è valso in Italia il Premio speciale Carver 2014 per la saggistica. A supporto di quanto sintetizzato si illustra in dettaglio il bagaglio scientifico interdisciplinare delle scienze ambientali costruito gradualmente secondo il seguente percorso personale in tre filoni concatenati: 1 Ricerca e formazione; 2 Esperienza professionale; 3 Docenza universitaria a contratto di insegnamenti ambientali in corsi di laurea e master di 1° e 2° livello per le Facoltà d'Ingegneria dell'Università di Catania ed Enna, e per la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino.




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